ILEANA SONNABEND & ARTE POVERA
GiulioPAOLINI
26.06.–22.09.2024
MNAR-Muzeul Național de Artă al RomânieiAmbasciata d’Italia in RomaniaIstituto Italiano di Cultura a BucarestpresentanoILEANA SONNABEND&
ARTE POVERAa cura di Ilaria Bernardi
26 giugno – 22 settembre 2024
La mostra è realizzata in collaborazione con Antonio Homem della Sonnabend Collection Foundation
GiulioPAOLINI
26.06.–22.09.2024
MNAR-Muzeul Național de Artă al RomânieiAmbasciata d’Italia in RomaniaIstituto Italiano di Cultura a BucarestpresentanoILEANA SONNABEND&
ARTE POVERAa cura di Ilaria Bernardi
26 giugno – 22 settembre 2024
La mostra è realizzata in collaborazione con Antonio Homem della Sonnabend Collection Foundation
Con la mostra ILEANA SONNABEND & ARTE POVERA, il MNAR-Muzeul Național de Artă alRomâniei, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Romania, l’Istituto Italiano di Cultura aBucarest e Antonio Homem della Sonnabend Collection Foundation, rende omaggio alla vita eall’opera della gallerista di origine romena Ileana Sonnabend.Ileana Sonnabend (il cui cognome di nascita era Schapira) nacque il 25 ottobre 1914 a Bucarest emorì a New York il 21 ottobre 2007. Aperta fin da piccola all’arte e alla cultura, conobbe a BucarestLeo Castelli che sposò nel 1933. Due anni dopo, alla vigilia dello scoppio della Seconda GuerraMondiale, i due partirono per New York dove nel 1957 fondarono una galleria d'arte che divennefondamentale per la diffusione dell'arte americana contemporanea. Separatasi poi da Leo Castelli, nel1961 Ileana Sonnabend tornò in Europa con il suo secondo marito, Michael Sonnabend, prima a Romae poi a Parigi. Queste esperienze segnarono il percorso che la porterà a diventare una esponente dispicco dell'arte della seconda metà del XX secolo, promuovendo un dialogo tra l'arte americana el'arte europea attraverso l'attività della galleria d'arte che, con Michael Sonnabend, aprì a Parigi nel1962 e poi a New York nel 1970.Negli anni Sessanta, oltre a sostenereartisti americani come Jim Dine, Jasper Johns, RoyLichtenstein, Claes Oldenburg, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Ileana Sonnabend ebbe profondie continuativi rapporti con l’Italia, prestando una specifica attenzione nei confronti dell’Arte Povera,che - teorizzata nel 1967 dal critico Germano Celant - è ancora oggi il movimento artistico italianodel secondo dopoguerra più noto internazionalmente.Al fine di sottolineare la lungimiranza e apertura verso l’arte italiana da parte di Ileana Sonnabend,la mostra al MNAR si concentra sul suo rapporto con gli artisti dell’Arte Povera che hanno espostonella sua galleria: Giovanni Anselmo, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis, Mario Merz, GiulioPaolini, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio.Le opere in mostra sono per lo più realizzate tra i primi anni Sessanta e i primi anni Settanta, e sonoormai divenute icone della storia dell’arte. Tra queste, si menzionano i quadri specchianti Due uominiin camicie (1963) e Ragazza che cammina (1966) di Pistoletto, Torsione (1968) diAnselmo, Apoteosi di Omero (1970-1971) di Paolini, Sedia (1966) di Zorio.
Come premessa al focus sull’Arte Povera, l'esposizione accoglie un omaggio a Mario Schifano, inquanto fu il primo artista italiano che Ileana Sonnabend espose e che dunque segnò l’inizio del suoprofondo legame con l’arte italiana.Anticipano la visione delle opere due approfondimenti cronologici, testuali e fotografici: il primo suIleana Sonnabend e il secondo sul suo rapporto con gli artisti dell’Arte Povera.
A conclusione del percorso espositivo è proiettato un documentario video sulla gallerista e l’arteitaliana, realizzato per l’occasione da 3D Produzioni e destinato ad essere trasmesso anche dallatelevisione italiana.La mostra è la prima esposizione che la Romania dedica alla gallerista romena e la prima esposizionea livello internazionale che le rende omaggio non basandosi sulle opere appartenenti alla suacollezione, attualmente della Sonnabend Collection Foundation. Infatti, sia per differenziarsi da taliprecedenti progetti espositivi a lei dedicati, sia per sottolineare l’ancora forte legame tra la storia diIleana Sonnabend e l’Italia, la mostra al MNAR include opere ancora oggi di proprietà italiana – ossiadegli artisti italiani dell'Arte povera o dei loro eredi, oppure di musei, fondazioni, collezionisti privati,galleristi italiani–da lei esposte nella sua galleria oppure da lei organizzate altrove.Questaesposizione ha dunque una notevole rilevanza sia per la Romania sia per l'Italia.La curatrice della mostra è Ilaria Bernardi, storica dell'arte contemporanea specializzata nell'arteitaliana del dopoguerra, con particolare attenzione agli artisti dell'Arte Povera, ricerca a cui ha anchededicato un importante mostra al Wits Art Museum, a Johannesburg, nell’ottobre 2023. Hacollaborato, tra gli altri, con Germano Celant, teorizzatore dell’Arte Povera, e con Carolyn ChristovBakargiev. Ha curato mostre per istituzioni pubbliche organizzate in importanti spazi espositivi inItalia e all'estero, tra cui: a Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo delleEsposizioni, MAXXI; in Lombardia, Triennale di Milano; Villa e Collezione Panza, Varese; negliStati Uniti, Magazzino Italian Art, Cold Spring (NY), ArtOmi (Gent, NY); Sudafrica, Keyes Art Milee Wits Art Museum, Johannesburg; 6 Spin Street, Cape Town.“Lo sguardo di Ileana Sonnabend è stato capace di percepire l’essenza creativa delle ricercheartistiche europee e americane della seconda metà del Novecento, individuando artisti e opere chehanno inciso profondamente nella storia dell’arte internazionale. Tra questi ci sono sicuramente gliartisti italiani da lei supportati; in particolare, quelli dell’Arte Povera di cui ha capito subito lapotenza del loro linguaggio e di conseguenza l’esportabilità delle loro opere nel contesto europeo estatunitense. La mostra a Bucarest desidera rendere omaggio a quel suo sguardo così efficace maanche all’importanza dell’Arte Povera nel contesto artistico internazionale” (Ilaria Bernardi,curatrice della mostra).Oltre a tutti gli artisti, i loro archivi e i prestatori delle opere, si ringrazia Antonio Homem, erede diIleana e Michael Sonnabend, per l’indispensabile aiuto nell’elaborazione di questo progetto e nellericerche necessarie per realizzarlo.
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Come premessa al focus sull’Arte Povera, l'esposizione accoglie un omaggio a Mario Schifano, inquanto fu il primo artista italiano che Ileana Sonnabend espose e che dunque segnò l’inizio del suoprofondo legame con l’arte italiana.Anticipano la visione delle opere due approfondimenti cronologici, testuali e fotografici: il primo suIleana Sonnabend e il secondo sul suo rapporto con gli artisti dell’Arte Povera.
A conclusione del percorso espositivo è proiettato un documentario video sulla gallerista e l’arteitaliana, realizzato per l’occasione da 3D Produzioni e destinato ad essere trasmesso anche dallatelevisione italiana.La mostra è la prima esposizione che la Romania dedica alla gallerista romena e la prima esposizionea livello internazionale che le rende omaggio non basandosi sulle opere appartenenti alla suacollezione, attualmente della Sonnabend Collection Foundation. Infatti, sia per differenziarsi da taliprecedenti progetti espositivi a lei dedicati, sia per sottolineare l’ancora forte legame tra la storia diIleana Sonnabend e l’Italia, la mostra al MNAR include opere ancora oggi di proprietà italiana – ossiadegli artisti italiani dell'Arte povera o dei loro eredi, oppure di musei, fondazioni, collezionisti privati,galleristi italiani–da lei esposte nella sua galleria oppure da lei organizzate altrove.Questaesposizione ha dunque una notevole rilevanza sia per la Romania sia per l'Italia.La curatrice della mostra è Ilaria Bernardi, storica dell'arte contemporanea specializzata nell'arteitaliana del dopoguerra, con particolare attenzione agli artisti dell'Arte Povera, ricerca a cui ha anchededicato un importante mostra al Wits Art Museum, a Johannesburg, nell’ottobre 2023. Hacollaborato, tra gli altri, con Germano Celant, teorizzatore dell’Arte Povera, e con Carolyn ChristovBakargiev. Ha curato mostre per istituzioni pubbliche organizzate in importanti spazi espositivi inItalia e all'estero, tra cui: a Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo delleEsposizioni, MAXXI; in Lombardia, Triennale di Milano; Villa e Collezione Panza, Varese; negliStati Uniti, Magazzino Italian Art, Cold Spring (NY), ArtOmi (Gent, NY); Sudafrica, Keyes Art Milee Wits Art Museum, Johannesburg; 6 Spin Street, Cape Town.“Lo sguardo di Ileana Sonnabend è stato capace di percepire l’essenza creativa delle ricercheartistiche europee e americane della seconda metà del Novecento, individuando artisti e opere chehanno inciso profondamente nella storia dell’arte internazionale. Tra questi ci sono sicuramente gliartisti italiani da lei supportati; in particolare, quelli dell’Arte Povera di cui ha capito subito lapotenza del loro linguaggio e di conseguenza l’esportabilità delle loro opere nel contesto europeo estatunitense. La mostra a Bucarest desidera rendere omaggio a quel suo sguardo così efficace maanche all’importanza dell’Arte Povera nel contesto artistico internazionale” (Ilaria Bernardi,curatrice della mostra).Oltre a tutti gli artisti, i loro archivi e i prestatori delle opere, si ringrazia Antonio Homem, erede diIleana e Michael Sonnabend, per l’indispensabile aiuto nell’elaborazione di questo progetto e nellericerche necessarie per realizzarlo.