Comunicato stampa
ROTELLA
Inaugurazione: 21 settembre 2007
22 settembre – 20 ottobre, 2007
Inaugurazione: 21 settembre 2007
22 settembre – 20 ottobre, 2007
In occasione della pubblicazione del volume, Rotella di Germano Celant, Skira Editore, 2007, la Fondazione Marconi, in collaborazione con la Fondazione Mimmo Rotella, presenta una selezione di opere dell’artista comprese tra il 1950 e il 1990.
Dopo l’anteprima internazionale lo scorso giugno alla Fondation Beyeler di Basilea, la grande monografia dedicata a Mimmo Rotella da Germano Celant ed edita da Skira Editore per volontà della Fondazione Rotella, viene fatta conoscere al pubblico italiano.
Nelle 592 pagine con 910 riproduzioni a colori e 340 in b/n che lo compongono, il libro ripercorre in modo sistematico l’opera di Rotella dal 1946 al 2005.
Considerato un importante esponente del gruppo Nouveaux Réalistes, Rotella crea dal 1953 “décollages” su tela in sintonia con i “combine paintings” di Rauschenberg.
Colpito dai manifesti affissi sui muri di Piazza del Popolo a Roma l'artista comincia ad appropriarsene, inizia a strapparli e li riporta direttamente sulla tela; una volta incollati sul supporto li elabora ulteriormente, intervenendo indifferentemente su fronte e/o sul retro.
Dopo l’anteprima internazionale lo scorso giugno alla Fondation Beyeler di Basilea, la grande monografia dedicata a Mimmo Rotella da Germano Celant ed edita da Skira Editore per volontà della Fondazione Rotella, viene fatta conoscere al pubblico italiano.
Nelle 592 pagine con 910 riproduzioni a colori e 340 in b/n che lo compongono, il libro ripercorre in modo sistematico l’opera di Rotella dal 1946 al 2005.
Considerato un importante esponente del gruppo Nouveaux Réalistes, Rotella crea dal 1953 “décollages” su tela in sintonia con i “combine paintings” di Rauschenberg.
Colpito dai manifesti affissi sui muri di Piazza del Popolo a Roma l'artista comincia ad appropriarsene, inizia a strapparli e li riporta direttamente sulla tela; una volta incollati sul supporto li elabora ulteriormente, intervenendo indifferentemente su fronte e/o sul retro.
Oltre a una chiara ammissione di dissenso nei confronti della pittura tradizionale, il gesto di strappare i manifesti è per Rotella il modo di appropriarsi di un aspetto del reale e segnerà la storia dell’arte internazionale.
Tra le opere esposte figurano alcune “composizioni geometriche” del 1950, i primi décollages del 1954-55, i retro d’affiches, gli artypo, per finire con due opere di grandi dimensioni, un “blank” del 1980 e una sovrapittura su lamiera, La lezione di anatomia del 1987.
All’interno di questo percorso storico un ambiente sonoro sarà dedicato ai “poemi fonetici” (1949-1970) recitati da Rotella stesso.
Tra le opere esposte figurano alcune “composizioni geometriche” del 1950, i primi décollages del 1954-55, i retro d’affiches, gli artypo, per finire con due opere di grandi dimensioni, un “blank” del 1980 e una sovrapittura su lamiera, La lezione di anatomia del 1987.
All’interno di questo percorso storico un ambiente sonoro sarà dedicato ai “poemi fonetici” (1949-1970) recitati da Rotella stesso.