MarcelloJORI
Marcello Jori. Le Grand Jour à l’Île de la Grande Jatte
03.2015–04.2015
Marcello Jori. Le Grand Jour à l’Île de la Grande Jatte
03.2015–04.2015
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Marcello Jori
Le Grand Jour à l’Ile de la Grande Jatte, 2012
Colori acrilici diluiti, su carta a mano elaborata su tela
197 x 296 cm
Le Grand Jour à l’Ile de la Grande Jatte, 2012
Colori acrilici diluiti, su carta a mano elaborata su tela
197 x 296 cm
Comunicato stampa
Marcello Jori
Le Grand Jour à l’Île de la Grande Jatte
Inaugurazione: 10 marzo 2015
11 marzo – 11 aprile 2015
Le Grand Jour à l’Île de la Grande Jatte
Inaugurazione: 10 marzo 2015
11 marzo – 11 aprile 2015
La Fondazione Marconi è lieta di presentare una mostra di Marcello Jori.
Nato a Merano nel 1951, Jori è un artista versatile che ama confrontarsi con linguaggi diversi, spaziando dalla pittura alla letteratura e all’illustrazione, dalla fotografia al design. Persegue da subito un progetto di arte totale, riprendendo in chiave contemporanea l’atteggiamento dell’artista rinascimentale, pittore, scultore, architetto e scrittore al tempo stesso, capace di ricevere ispirazione da ogni forma artistica.
Agli inizi degli anni Ottanta intraprende la produzione dei Cristalli, gemme preziose, contenitori di energia e di luce da cui nasceranno fortunati dipinti con la serie dei Giacimenti, delle Foreste e delle Città.
Nel 1996 presenta il libro La città meravigliosa degli artisti straordinari: ambizioso progetto di una città dipinta per artisti viventi destinati all’immortalità, in cui ogni edificio è a misura dei loro stessi corpi, un mondo ideale di cui l’artista si fa artefice e custode.
Nel 2010 presenta alla Fondazione Marconi un progetto importante, Gli Albi dell’Avventura, veri e propri distillati del suo fare artistico che definisce una svolta significativa nel suo percorso. Marcello Jori inventa e dipinge un’amicizia “immaginaria” con Lucio Fontana, impossibile nella vita reale e racconta in prima persona le proprie imprese ed emozioni con parole e immagini, a metà tra realtà, storyboard e fantastico racconto.
Nato a Merano nel 1951, Jori è un artista versatile che ama confrontarsi con linguaggi diversi, spaziando dalla pittura alla letteratura e all’illustrazione, dalla fotografia al design. Persegue da subito un progetto di arte totale, riprendendo in chiave contemporanea l’atteggiamento dell’artista rinascimentale, pittore, scultore, architetto e scrittore al tempo stesso, capace di ricevere ispirazione da ogni forma artistica.
Agli inizi degli anni Ottanta intraprende la produzione dei Cristalli, gemme preziose, contenitori di energia e di luce da cui nasceranno fortunati dipinti con la serie dei Giacimenti, delle Foreste e delle Città.
Nel 1996 presenta il libro La città meravigliosa degli artisti straordinari: ambizioso progetto di una città dipinta per artisti viventi destinati all’immortalità, in cui ogni edificio è a misura dei loro stessi corpi, un mondo ideale di cui l’artista si fa artefice e custode.
Nel 2010 presenta alla Fondazione Marconi un progetto importante, Gli Albi dell’Avventura, veri e propri distillati del suo fare artistico che definisce una svolta significativa nel suo percorso. Marcello Jori inventa e dipinge un’amicizia “immaginaria” con Lucio Fontana, impossibile nella vita reale e racconta in prima persona le proprie imprese ed emozioni con parole e immagini, a metà tra realtà, storyboard e fantastico racconto.
La mostra alla Fondazione Marconi ha richiesto all’artista ben quattro anni di lavoro e presenta il punto d’arrivo e di partenza di una ricerca “in cui il tempo non ha inizio e non ha fine, un luogo in cui gli artisti non sono mai morti e quelli viventi saranno sempre vivi”.
Un percorso di ricerca dunque che va al di là del tempo e dello spazio, per incontrare l’arte e viverla come un vero e proprio luogo spirituale.
Le opere esposte al piano terra e al primo piano della Fondazione Marconi sono quadri di grandi dimensioni realizzati, dalle parole dell’artista, con pittura ad acqua su carta artigianale fusa con la tela.
Jori li definisce “sogni dipinti su carta goffrata simile a una pelle… pitture che sembrano acquerelli, così grandi da rasentare l’impossibile”.
Qui il nume tutelare è Georges Seurat, “l’amico” da riportare in vita e da incontrare con la fantasia, per esplorare l’Île de la Grande Jatte di Parigi, così com’è oggi.
L’incontro reale e poetico è invece quello che avviene tra “arte” e “natura”, il pointillisme di Seurat e il puntinismo del cielo: la neve…
Per l’occasione la Fondazione Marconi presenterà il Quaderno della Fondazione Marconi n. 17, con testi di Bruno Corà, edito da Cambi Editore.
In contemporanea Marcello Jori curerà un nuovo libro edito da Skira della serie Gli Albi dell’Avventura con un testo di Elena Re.
Un percorso di ricerca dunque che va al di là del tempo e dello spazio, per incontrare l’arte e viverla come un vero e proprio luogo spirituale.
Le opere esposte al piano terra e al primo piano della Fondazione Marconi sono quadri di grandi dimensioni realizzati, dalle parole dell’artista, con pittura ad acqua su carta artigianale fusa con la tela.
Jori li definisce “sogni dipinti su carta goffrata simile a una pelle… pitture che sembrano acquerelli, così grandi da rasentare l’impossibile”.
Qui il nume tutelare è Georges Seurat, “l’amico” da riportare in vita e da incontrare con la fantasia, per esplorare l’Île de la Grande Jatte di Parigi, così com’è oggi.
L’incontro reale e poetico è invece quello che avviene tra “arte” e “natura”, il pointillisme di Seurat e il puntinismo del cielo: la neve…
Per l’occasione la Fondazione Marconi presenterà il Quaderno della Fondazione Marconi n. 17, con testi di Bruno Corà, edito da Cambi Editore.
In contemporanea Marcello Jori curerà un nuovo libro edito da Skira della serie Gli Albi dell’Avventura con un testo di Elena Re.