Comunicato stampa
Man Ray
Fotografie 1920/1950
Inaugurazione: 24 ottobre 2006
25 ottobre - 2 dicembre 2006
Fotografie 1920/1950
Inaugurazione: 24 ottobre 2006
25 ottobre - 2 dicembre 2006
La Fondazione Marconi è lieta di presentare una mostra su Man Ray con l'obiettivo di dare uno sguardo d'insieme sulla sua opera fotografica esponendo una sessantina di fotografie, tra cui ritratti, nudi, fotografie di moda, rayographs, il portfolio Femmes e la serie della Mode au Congo, realizzati dall'artista dagli anni Venti fino agli anni Cinquanta.
Artista surrealista, fotografo e poeta, Man Ray è stato una delle figure più importanti del Novecento.
Negli anni Venti ha iniziato a sperimentare la tecnica fotografica, scoprendo quasi per caso in camera oscura un nuovo modo per realizzare immagini accattivanti.
I suoi "rayographs," sono foto realizzate senza macchina fotografica, ponendo gli oggetti (una pistola, una chiave, un pettine, un imbuto...) su carta fotosensibile e poi manipolandoli.
Artista surrealista, fotografo e poeta, Man Ray è stato una delle figure più importanti del Novecento.
Negli anni Venti ha iniziato a sperimentare la tecnica fotografica, scoprendo quasi per caso in camera oscura un nuovo modo per realizzare immagini accattivanti.
I suoi "rayographs," sono foto realizzate senza macchina fotografica, ponendo gli oggetti (una pistola, una chiave, un pettine, un imbuto...) su carta fotosensibile e poi manipolandoli.
Reinventando la fotografia Man Ray ha prodotto un'opera artistica eclettica e prolifica.
Le immagini del portfolio Femmes, pubblicato da Studio Marconi nel 1981 dopo essere stato autorizzato e verificato dalla moglie di Man Ray, Juliet, raffigurano donne in pose affascinanti ed eleganti, ritratte a figura intera o a mezzo busto oppure incentrate sul volto, sulla testa che, come spiega lo stesso Man Ray, è la sintesi totale e sensuale dell’identità e del corpo.
Mentre la serie Mode au Congo nasce nel 1937 quando a Man Ray viene chiesto di eseguire delle fotografie di cappelli. L’artista-fotografo accetta, a condizione però di poter scegliere egli stesso i copricapo. Ha così l’idea di fotografare le sue modelle con in testa oggetti d’uso comune, come un cestino per il pane, un centrino, un piumino per la polvere e fantasiose creazioni a mo’ di basco, corona o cappello da giullare decorate di perline o conchiglie.
Il risultato è particolarmente originale poiché le fotografie, pur seguendo un preciso codice, nelle pose volutamente snob e sofisticate delle modelle, lasciano trasparire la sottile ironia dell’autore.
Le immagini del portfolio Femmes, pubblicato da Studio Marconi nel 1981 dopo essere stato autorizzato e verificato dalla moglie di Man Ray, Juliet, raffigurano donne in pose affascinanti ed eleganti, ritratte a figura intera o a mezzo busto oppure incentrate sul volto, sulla testa che, come spiega lo stesso Man Ray, è la sintesi totale e sensuale dell’identità e del corpo.
Mentre la serie Mode au Congo nasce nel 1937 quando a Man Ray viene chiesto di eseguire delle fotografie di cappelli. L’artista-fotografo accetta, a condizione però di poter scegliere egli stesso i copricapo. Ha così l’idea di fotografare le sue modelle con in testa oggetti d’uso comune, come un cestino per il pane, un centrino, un piumino per la polvere e fantasiose creazioni a mo’ di basco, corona o cappello da giullare decorate di perline o conchiglie.
Il risultato è particolarmente originale poiché le fotografie, pur seguendo un preciso codice, nelle pose volutamente snob e sofisticate delle modelle, lasciano trasparire la sottile ironia dell’autore.