MimmoROTELLA
Gli Abitanti del Museo n. 3 Mimmo Rotella. Opere 1949-1989
02.2010–03.2010
Gli Abitanti del Museo n. 3 Mimmo Rotella. Opere 1949-1989
02.2010–03.2010
Comunicato stampa
Gli Abitanti del Museo n. 3: Mimmo Rotella
Opere 1949-1989 Collages, Décollages, Retro d’Affiches, Mec Art, Blanks, Sovrapitture
Inaugurazione: 9 febbraio 2010
10 febbraio - 13 marzo 2010
Opere 1949-1989 Collages, Décollages, Retro d’Affiches, Mec Art, Blanks, Sovrapitture
Inaugurazione: 9 febbraio 2010
10 febbraio - 13 marzo 2010
La Fondazione Marconi è lieta di annunciare il terzo appuntamento del nuovo ciclo di mostre, Gli Abitanti del Museo, dedicato ad un gruppo di opere di Mimmo Rotella, dal 1949 al 1989, spaziando dai primi collages ai décollages e retro d'affiches, ai successivi lavori di Mec Art, fino ai blanks e alle sovrapitture.
Le opere che saranno esposte in quest'occasione hanno in passato già rappresentato i vari aspetti del lavoro di Mimmo Rotella in retrospettive e mostre pubbliche collettive dedicate alla pop art e al Nouveau Réalisme, in Italia e all'estero.
Al secondo piano della Fondazione Marconi saranno esposte una decina di opere dal 1949 fino al 1970, tra cui il collage Eclisse gialla del 1949, i retro d'affiches Come un arazzo del 1956 e Argentina del 1957; i décollages Un poco in su del 1954, Espansione piacevole, 1958, Le cachet, 1960, Scotch Brand del 1960 e Viva America del 1963; gli artypo su plexiglass The brandy of Napoleon e Natura Morta del 1972, e su tela emulsionata Les deux amies del 1966.
Agli inizi degli anni Cinquanta Rotella abbandona la pittura da cavalletto e si dedica al collage; nel 1952 seguono i décollages, manifesti pubblicitari strappati dai muri della città, per giungere poi ai retro d'affiches, che prevedono l'utilizzo del retro dei manifesti dando origine ad opere anche non figurative.
Verso la prima metà degli anni Sessanta Rotella diviene poi, uno dei primi innovatori della neonata arte meccanica e realizza i suoi primi artypo, stampe scelte e riprodotte liberamente sulla tela o su plexiglass, attraverso l'uso di procedimenti tipografici.
Le opere che saranno esposte in quest'occasione hanno in passato già rappresentato i vari aspetti del lavoro di Mimmo Rotella in retrospettive e mostre pubbliche collettive dedicate alla pop art e al Nouveau Réalisme, in Italia e all'estero.
Al secondo piano della Fondazione Marconi saranno esposte una decina di opere dal 1949 fino al 1970, tra cui il collage Eclisse gialla del 1949, i retro d'affiches Come un arazzo del 1956 e Argentina del 1957; i décollages Un poco in su del 1954, Espansione piacevole, 1958, Le cachet, 1960, Scotch Brand del 1960 e Viva America del 1963; gli artypo su plexiglass The brandy of Napoleon e Natura Morta del 1972, e su tela emulsionata Les deux amies del 1966.
Agli inizi degli anni Cinquanta Rotella abbandona la pittura da cavalletto e si dedica al collage; nel 1952 seguono i décollages, manifesti pubblicitari strappati dai muri della città, per giungere poi ai retro d'affiches, che prevedono l'utilizzo del retro dei manifesti dando origine ad opere anche non figurative.
Verso la prima metà degli anni Sessanta Rotella diviene poi, uno dei primi innovatori della neonata arte meccanica e realizza i suoi primi artypo, stampe scelte e riprodotte liberamente sulla tela o su plexiglass, attraverso l'uso di procedimenti tipografici.
Al primo piano della Fondazione saranno esposti, oltre al collage Eclisse gialla del 1949, l'acrilico su tela Outlaw Jane Russel del 1970, Slayground del 1973 e un blank di grandi dimensioni (Senza titolo, 1981, 300x600 cm), esposto nel 1981 per la prima volta presso lo Studio Marconi, in occasione della presentazione delle prime coperture realizzate dall'artista (manifesti pubblicitari ricoperti da uno o più fogli monocromi per annullare la comunicazione).
L'introduzione dell'intervento pittorico dell'artista su manifesti integri o precedentemente lacerati, dà origine alle sovrapitture su lamiera degli anni Ottanta, di cui saranno in mostra le opere La lezione di anatomia e Djerba del 1987 e Growing popularity of park del 1989.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Rotella, sarà accompagnata dal Quaderno della Fondazione Marconi n. 3, che riprende l'idea dei giornalini dello Studio Marconi degli anni Settanta ed è volto all'analisi delle opere esposte in mostra con una rilettura in base ad alcuni scritti e documenti dell'epoca del fondatore del Nouveau Réalisme, Pierre Restany e di Mimmo Rotella, assieme ad alcuni saggi di Leonardo Sinisgalli, Cesare Vivaldi, Tommaso Trini, Sam Hunter, Achille Bonito Oliva e Lucy R. Lippard e, a tre testi critici più recenti di Germano Celant, Walter Guadagnini e Renato Barilli.
L'introduzione dell'intervento pittorico dell'artista su manifesti integri o precedentemente lacerati, dà origine alle sovrapitture su lamiera degli anni Ottanta, di cui saranno in mostra le opere La lezione di anatomia e Djerba del 1987 e Growing popularity of park del 1989.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Rotella, sarà accompagnata dal Quaderno della Fondazione Marconi n. 3, che riprende l'idea dei giornalini dello Studio Marconi degli anni Settanta ed è volto all'analisi delle opere esposte in mostra con una rilettura in base ad alcuni scritti e documenti dell'epoca del fondatore del Nouveau Réalisme, Pierre Restany e di Mimmo Rotella, assieme ad alcuni saggi di Leonardo Sinisgalli, Cesare Vivaldi, Tommaso Trini, Sam Hunter, Achille Bonito Oliva e Lucy R. Lippard e, a tre testi critici più recenti di Germano Celant, Walter Guadagnini e Renato Barilli.