Comunicato stampa
Giuseppe Maraniello
Attratti
Inaugurazione: 15 gennaio 2015
16 gennaio – 28 febbraio 2015
Attratti
Inaugurazione: 15 gennaio 2015
16 gennaio – 28 febbraio 2015
La Fondazione Marconi è lieta di annunciare un’antologica di Giuseppe Maraniello con opere comprese tra la fine degli anni Settanta e i giorni nostri.
Giuseppe Maraniello, napoletano per nascita e formazione, si trasferisce a Milano dal 1971 dove dà inizio a un’intensa attività espositiva.
Esordisce in un’epoca di sperimentazione dell’uso di fotografia e video ma decide presto di ricercare nuovi orizzonti, dedicandosi al recupero della pittura e ai linguaggi tradizionali dell’arte.
L’influsso delle esperienze poveristiche e concettuali degli anni Sessanta diventa per lui il punto di partenza per affermare una maggiore libertà espressiva.
Attento e sensibile protagonista dell’arte contemporanea, l’artista volge la sua vis creativa al recupero di miti e forme ancestrali, reinterpretati e tradotti nel linguaggio plastico della contemporaneità.
Giuseppe Maraniello, napoletano per nascita e formazione, si trasferisce a Milano dal 1971 dove dà inizio a un’intensa attività espositiva.
Esordisce in un’epoca di sperimentazione dell’uso di fotografia e video ma decide presto di ricercare nuovi orizzonti, dedicandosi al recupero della pittura e ai linguaggi tradizionali dell’arte.
L’influsso delle esperienze poveristiche e concettuali degli anni Sessanta diventa per lui il punto di partenza per affermare una maggiore libertà espressiva.
Attento e sensibile protagonista dell’arte contemporanea, l’artista volge la sua vis creativa al recupero di miti e forme ancestrali, reinterpretati e tradotti nel linguaggio plastico della contemporaneità.
Sin dagli inizi negli anni Settanta l’itinerario artistico di Maraniello, in bilico tra pittura e scultura, si confronta dunque con la classicità, una sfida che lo induce a valutare la possibilità di una dimensione temporale e a intraprendere scelte formali ben precise.
Il fascino delle sue opere deriva dal loro essere pitture e sculture al tempo stesso e dal combinare, in una magica coincidenza, imprendibili coppie dialettiche come arcaico e moderno, maschile e femminile, colore e forma, superficie e volume, pieni e vuoti.
Attraverso gli elementi del colore e della forma, del racconto e dell’astrazione, dell’equilibrio e del disequilibrio, l’artista compone un suo personale universo di figuralità, di creature ironiche, ludiche e simboliche. Patine e cromatismi, riflessi chiaroscurali ed equilibri plastici vengono da lui sapientemente distillati in un nuovo e consapevole vocabolario iconografico, con lo sguardo sempre rivolto all’interno del corpo scultoreo e della sua memoria.
Il percorso espositivo nelle sale della Fondazione Marconi, recentemente ampliate e rinnovate, consentirà una ricognizione su oltre trent’anni di rapporti di Giuseppe Maraniello con, rispettivamente, lo studio Marconi, Giò Marconi e Fondazione Marconi.
La Fondazione Marconi realizzerà un catalogo per l’occasione, edito da Cambi Editore, a cura di Tommaso Trini che verrà presentato al pubblico l’11 febbraio 2015.
Completa la mostra una selezione di piccole opere, esposte allo Studio Marconi ’65 di via Tadino 17.
Il fascino delle sue opere deriva dal loro essere pitture e sculture al tempo stesso e dal combinare, in una magica coincidenza, imprendibili coppie dialettiche come arcaico e moderno, maschile e femminile, colore e forma, superficie e volume, pieni e vuoti.
Attraverso gli elementi del colore e della forma, del racconto e dell’astrazione, dell’equilibrio e del disequilibrio, l’artista compone un suo personale universo di figuralità, di creature ironiche, ludiche e simboliche. Patine e cromatismi, riflessi chiaroscurali ed equilibri plastici vengono da lui sapientemente distillati in un nuovo e consapevole vocabolario iconografico, con lo sguardo sempre rivolto all’interno del corpo scultoreo e della sua memoria.
Il percorso espositivo nelle sale della Fondazione Marconi, recentemente ampliate e rinnovate, consentirà una ricognizione su oltre trent’anni di rapporti di Giuseppe Maraniello con, rispettivamente, lo studio Marconi, Giò Marconi e Fondazione Marconi.
La Fondazione Marconi realizzerà un catalogo per l’occasione, edito da Cambi Editore, a cura di Tommaso Trini che verrà presentato al pubblico l’11 febbraio 2015.
Completa la mostra una selezione di piccole opere, esposte allo Studio Marconi ’65 di via Tadino 17.