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Autobiografia di una galleria. Lo Studio Marconi 1965/1992
11.2004–01.2005
Autobiografia di una galleria. Lo Studio Marconi 1965/1992
11.2004–01.2005
Comunicato stampa
Autobiografia di una galleria
Lo Studio Marconi 1965/1992
Inaugurazione: 11 novembre 2004
12 novembre 2004 – 22 gennaio 2005
Valerio Adami - Enrico Baj - Georg Baselitz - Davide Benati - Joseph Beuys Peter Blake - Alighiero Boetti - Erik Bulatov - Alberto Burri - Alexander Calder
Anthony Caro - Nicola Carrino - Enrico Castellani - Patrick Caulfield - Alik Cavaliere - Bruno Ceccobelli - Mario Ceroli - César - Marc Chagall - Christo
James Coleman - Gianni Colombo - Sonia Delaunay - Lucio Del Pezzo - Antonio Dias - Bruno Di Bello - Evgeni Dibsky - Jiri Georg Dokoupil - Piero Dorazio
Enzo Esposito - Agenore Fabbri - Dario Fo - Lucio Fontana - Sam Francis
Richard Hamilton - David Hockney - Hsiao Chin - Marcello Jori - Anselm Kiefer
Martin Kippenberger - Franz Kline - Willem de Kooning - Lee-U-Fan - Ivan Lubennikov - Markus Lüpertz - Man Ray - Giuseppe Maraniello - Nino Migliori
Joan Mirò - Aldo Mondino - François Morellet - Louise Nevelson - Helmut Newton - Gastone Novelli - Giulio Paolini - Eduardo Paolozzi - Gianfranco Pardi
Harold Persico Paris - A.R. Penck - Francis Picabia - Pablo Picasso - Arnaldo Pomodoro - Concetto Pozzati - Larry Rivers - Bepi Romagnoni - Mimmo Rotella
Emilio Scanavino - Mario Schifano - Giuseppe Spagnulo - Daniel Spoerri - Aldo Spoldi - Lev Tabenkin - Emilio Tadini - Antoni Tàpies - Hervé Télémaque - Joe Tilson - Giuseppe Uncini - Franco Vaccari - Grazia Varisco - Oleg Vasiliev - Emilio Vedova - Bernar Venet - Franco Vimercati - Gerhardt Von Graevenitz - Tom Wesselmann - William T. Wiley
Lo Studio Marconi 1965/1992
Inaugurazione: 11 novembre 2004
12 novembre 2004 – 22 gennaio 2005
Valerio Adami - Enrico Baj - Georg Baselitz - Davide Benati - Joseph Beuys Peter Blake - Alighiero Boetti - Erik Bulatov - Alberto Burri - Alexander Calder
Anthony Caro - Nicola Carrino - Enrico Castellani - Patrick Caulfield - Alik Cavaliere - Bruno Ceccobelli - Mario Ceroli - César - Marc Chagall - Christo
James Coleman - Gianni Colombo - Sonia Delaunay - Lucio Del Pezzo - Antonio Dias - Bruno Di Bello - Evgeni Dibsky - Jiri Georg Dokoupil - Piero Dorazio
Enzo Esposito - Agenore Fabbri - Dario Fo - Lucio Fontana - Sam Francis
Richard Hamilton - David Hockney - Hsiao Chin - Marcello Jori - Anselm Kiefer
Martin Kippenberger - Franz Kline - Willem de Kooning - Lee-U-Fan - Ivan Lubennikov - Markus Lüpertz - Man Ray - Giuseppe Maraniello - Nino Migliori
Joan Mirò - Aldo Mondino - François Morellet - Louise Nevelson - Helmut Newton - Gastone Novelli - Giulio Paolini - Eduardo Paolozzi - Gianfranco Pardi
Harold Persico Paris - A.R. Penck - Francis Picabia - Pablo Picasso - Arnaldo Pomodoro - Concetto Pozzati - Larry Rivers - Bepi Romagnoni - Mimmo Rotella
Emilio Scanavino - Mario Schifano - Giuseppe Spagnulo - Daniel Spoerri - Aldo Spoldi - Lev Tabenkin - Emilio Tadini - Antoni Tàpies - Hervé Télémaque - Joe Tilson - Giuseppe Uncini - Franco Vaccari - Grazia Varisco - Oleg Vasiliev - Emilio Vedova - Bernar Venet - Franco Vimercati - Gerhardt Von Graevenitz - Tom Wesselmann - William T. Wiley
L’11 novembre 1965, a Milano, in via Tadino 15, in un salone al primo piano di un edificio all’interno di un cortile, si inaugura lo Studio Marconi con una mostra dedicata a Valerio Adami, Lucio Del Pezzo, Mario Schifano ed Emilio Tadini, quattro artisti trentenni fra i più interessanti in Italia.
L’invito consiste in una scatola contenente quattro puzzles riproducenti ciascuno un’opera degli stessi artisti.
È l’inizio di un’attività culturale che Giorgio Marconi programma e dirige con intelligenza e passione, promuovendo giovani artisti parallelamente a mostre di maestri già affermati a livello sia nazionale che internazionale, esposizioni realizzate grazie alla collaborazione di studiosi e critici d’arte italiani e stranieri.
Quasi quarant’anni dopo, l’11 novembre 2004 inaugura la Fondazione Marconi, sempre in Via Tadino 15 ma in uno spazio completamente rinnovato di 1000 mq, con la mostra Autobiografia di una galleria. Lo Studio Marconi 1965/1992.
L’invito consiste in una scatola contenente quattro puzzles riproducenti ciascuno un’opera degli stessi artisti.
È l’inizio di un’attività culturale che Giorgio Marconi programma e dirige con intelligenza e passione, promuovendo giovani artisti parallelamente a mostre di maestri già affermati a livello sia nazionale che internazionale, esposizioni realizzate grazie alla collaborazione di studiosi e critici d’arte italiani e stranieri.
Quasi quarant’anni dopo, l’11 novembre 2004 inaugura la Fondazione Marconi, sempre in Via Tadino 15 ma in uno spazio completamente rinnovato di 1000 mq, con la mostra Autobiografia di una galleria. Lo Studio Marconi 1965/1992.
Il desiderio di Giorgio Marconi, che ha organizzato la mostra, è quello di far conoscere ai più giovani e a chi non ne
ha avuto modo in passato il clima artistico di quegli anni.
Un centinaio di presenze nei quattro piani della Fondazione Marconi testimonieranno le scelte, il percorso, e gli sviluppi dell’attività della galleria.
Dal 1965 al 1992 hanno esposto allo Studio Marconi più di un centinaio di artisti “scelti non solo tra le varie tendenze che si sono rincorse in quegli anni, ma cercando di individuare, all’interno di quelle tendenze, le personalità e i valori che mi sembravano più rappresentativi di quel momento…” (Giorgio Marconi)
La mostra sarà accompagnata da un catalogo di circa 320 pagine con un ampio testo-intervista di Natalia Aspesi, una rassegna antologica delle mostre realizzate nell’arco di quasi trent’anni, corredata da una ricca selezione di opere e testi critici, pubblicato da Skira Editore.
ha avuto modo in passato il clima artistico di quegli anni.
Un centinaio di presenze nei quattro piani della Fondazione Marconi testimonieranno le scelte, il percorso, e gli sviluppi dell’attività della galleria.
Dal 1965 al 1992 hanno esposto allo Studio Marconi più di un centinaio di artisti “scelti non solo tra le varie tendenze che si sono rincorse in quegli anni, ma cercando di individuare, all’interno di quelle tendenze, le personalità e i valori che mi sembravano più rappresentativi di quel momento…” (Giorgio Marconi)
La mostra sarà accompagnata da un catalogo di circa 320 pagine con un ampio testo-intervista di Natalia Aspesi, una rassegna antologica delle mostre realizzate nell’arco di quasi trent’anni, corredata da una ricca selezione di opere e testi critici, pubblicato da Skira Editore.