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Adriano Altamira
Non ha l’ottimo artista, 1971
Foto dell’originale scritto con la Lettera 22
81 x 57 cm
Non ha l’ottimo artista, 1971
Foto dell’originale scritto con la Lettera 22
81 x 57 cm
Comunicato stampa
Il Complesso del Vasari
Di Adriano Altamira
Inaugurazione: 18 settembre 2014
19 settembre – 31 ottobre 2014
Di Adriano Altamira
Inaugurazione: 18 settembre 2014
19 settembre – 31 ottobre 2014
La Fondazione Marconi è lieta di annunciare la quinta mostra di Adriano Altamira che l’artista tiene – a partire dal 1979 – presso lo Studio e la Fondazione Marconi, e propone un confronto fra opere storiche e realizzazioni più recenti.
Se da una parte si evidenzia una fondamentale fedeltà agli assunti originari della sua ricerca, dall’altra emergono anche nuove modalità d’indagine.
Nel caso della serie meglio conosciuta dell’autore, Area di Coincidenza, basata sulla ricorrenza di medesime costanti culturali, il fine è di mostrare come si verifichino coincidenze e somiglianze nelle soluzioni iconiche di autori che a volte neppure si conoscono fra loro.
Questi cortocircuiti sono indice di una convergenza su una medesima soluzione “trovata” da più persone contemporaneamente.
Alcune opere esposte sottolineano anche aspetti psicologici sui quali ci si era raramente soffermati in passato.
Se da una parte si evidenzia una fondamentale fedeltà agli assunti originari della sua ricerca, dall’altra emergono anche nuove modalità d’indagine.
Nel caso della serie meglio conosciuta dell’autore, Area di Coincidenza, basata sulla ricorrenza di medesime costanti culturali, il fine è di mostrare come si verifichino coincidenze e somiglianze nelle soluzioni iconiche di autori che a volte neppure si conoscono fra loro.
Questi cortocircuiti sono indice di una convergenza su una medesima soluzione “trovata” da più persone contemporaneamente.
Alcune opere esposte sottolineano anche aspetti psicologici sui quali ci si era raramente soffermati in passato.
La mostra prosegue poi con il ciclo Il Complesso del Vasari, qui esposto per la prima volta in modo unitario.
Si tratta di opere espressamente dedicate a famosi capolavori del passato, come la Pala di Brera di Piero della Francesca, il Giudizio di Michelangelo, l’Annunciazione di Antonello da Messina.
La maggior parte di questi lavori nascono da vecchie intuizioni, altri sono più recenti, ma di tutti è esposta una versione definitiva realizzata negli ultimi anni.
L’idea dell’autore è di cristallizzare in un’unica immagine abbagliante una riflessione critica o una sensazione interiore, sintetizzandola in un’icona, che da sola è più efficace di molte parole.
Lo scritto critico di Martina Mazzotta sarà pubblicato nel Quaderno della Fondazione n. 15, illustrato dalle opere esposte.
Si tratta di opere espressamente dedicate a famosi capolavori del passato, come la Pala di Brera di Piero della Francesca, il Giudizio di Michelangelo, l’Annunciazione di Antonello da Messina.
La maggior parte di questi lavori nascono da vecchie intuizioni, altri sono più recenti, ma di tutti è esposta una versione definitiva realizzata negli ultimi anni.
L’idea dell’autore è di cristallizzare in un’unica immagine abbagliante una riflessione critica o una sensazione interiore, sintetizzandola in un’icona, che da sola è più efficace di molte parole.
Lo scritto critico di Martina Mazzotta sarà pubblicato nel Quaderno della Fondazione n. 15, illustrato dalle opere esposte.